Conclusa la prima giornata di convegno con un buon successo di pubblico, Gli argomenti trattati sono stati tutti rivolti alla qualità del cibo, a come le piante vengono coltivata e alla quantità di chimica che viene usata in agricoltura, alle differenze tra i prodotti caseari basati sul latte crudo e alla cura necessaria a un orto di qualità e una distribuzione a domicilio.
La Dott.ssa Donatella PITASI, Medico chirurgo specialista in scienze dell’alimentazione ed esperta in medicina omeopatica e antroposofica, ha spiegato come sia riduttivo pensare che una dieta, qualunque essa sia, possa essere la soluzione finale. Bisogna, prima di tutto, stabilire la motivazione per la quale si decide di seguire un regime alimentare, poi bisogna capire se la risposta del nostro metabolismo sia in linea con le scelte fatte e ci permetta di raggiungere il risultato sperato. Di certo bisogna saper scegliere gli alimenti seguendo la stagionalità, poi bisogna saperli combinare e infine bisogna saperli cuocere affinché non perdano i nutrienti.
Il Dott. Fabio CIRI, Agronomo e Segretario regionale dell’Associazione nazionale per l’agricoltura biodinamica, ci ha parlato della necessità di una terra sana e con le giuste rotazioni, dei principi del Bio, del modo nel quale si aggirano i vincoli e dell’agricoltura Biodinamica. Inoltre quanto è importante avere una terra viva al contrario di quanto accade oggi dove un’agricoltura estensiva fa morire il terreno con tutte le ricadute immaginabili sulla nostra salute.
Valerio BONI, titolare dell’azienda agricola Casa d’Eusebio è un produttore di prodotti caseari basati su latte crudo vaccino. Insieme all’azienda Calanchini, che produce frutta e verdura, ci ha spiegato le sostanziali differenze tra il latte crudo e il latte trattato a lunga conservazione. I trattamenti abbattono la carica batterica ma il latte non ha più i nutrienti che ci aspettiamo. Questo tipo di raccolta impone dei passaggi altamente qualificati dal punto di vista igienico e obbliga a chiudere il ciclo usando il letame in agricoltura. Su questo si basa l’unione delle 2 aziende che riescono così a ottimizzare le attività produttive.
Federico LEONARDI, dell’omonima azienda agricola, ci ha spiegato il suo modello che si basa sull’organizzazione e sulla trasformazione dei prodotti freschi invenduti. Il segreto è l’organizzazione, idee chiare ed una famiglia alle spalle che permette di ottimizzare il raccolto. Il suo modo di vendere permette di aumentare l’efficienza e si basa su due furgoni che consegnano a domicilio coordinati con la raccolta. Tutto ciò che resta dopo le consegne viene immediatamente trasformato.
Questo dimostra che si può scegliere anche un modo diverso di mangiare, di acquistare, di scegliere che valorizza la nostra terra e che ci manca l’informazione per poter raggiungere le aziende virtuose che spesso vendono altrove…