La seconda giornata di convegni ha introdotto molti argomenti di riflessione su temi apparentemente distanti che invece sono molto legati alla nostra vita quotidiana.
La mobilità dolce descrive il nostro futuro, ma per capirne il percorso bisogna analizzarne lo stato attuale. Su questo tema si sono alternati l’Arch. Walter GIAMMARI, redattore del P.U.M.S. (Piano Urbano di Mobilità Sostenibile) del Comune di Terni e l’Arch. Fabio GIGLI che trattava lo sviluppo delle vie ferroviarie slow per la Confcommercio. Da questa esposizione giocata a quattro mani, sono uscite tante informazioni importanti per l’organizzazione della nostra città così come per le altre città italiane.
I dati più evidenti sono i seguenti:
Il 41% dei ternani intervistati – 430 persone – ritiene che i percorsi sono inadeguati o pericolosi
Il 30% degli intervistati dice che il trasferimento è troppo lungo (ma abbiamo un “indice di spostamento” di 200 metri oltre il quale tendiamo a prendere l’auto, molto inferiore alla media nazionale di 350 metri)
Ci sono 68 autoveicoli ogni 100 abitanti e viaggiamo da soli in auto – ogni dieci macchine solo una ha almeno due persone all’interno
La città attrae traffico, escono 2600 auto e ne entrano 4500
Il turismo non parte da Terni anche se potremmo essere un bacino molto interessante e centrale rispetto alle nostre risorse turistiche.
Gran parte dei cittadini ternani non si ritiene parte di una città che può offrire turismo e di conseguenza non richiede servizio turistico. Ciò è dimostrato dal fatto che solo il 10% usufruisce della Cascata delle Marmore, nostra principale attrazione, pur essendo gratuita per i residenti. Se i nostri siti non interessano ai cittadini, difficilmente potranno piacere al pubblico esterno all’area perchè mancherà l’azione promozionale di chi vive nella nostra città
Le ferrovie, opportunamente attrezzate per il trasporto delle bici, potrebbero essere un ottimo veicolo per promuovere le nostre aree sulle direttrici Terni-Rieti-L’aquila-Sulmona e Terni-Perugia-San Sepolcro.
Superata l’esposizione sulle opportunità e le novità delle piste ciclabili, siamo entrati con il Dott. Mauro ESPOSITO, responsabile di Rigenera, la palestra della salute, nel pieno dell’argomento salute con tutti i consigli ed i metodi che sono fondamentali per tenersi la propria giovinezza più a lungo possibile seguendo il principio che la salute va curata ogni giorno e non rimpianta quando non c’è più. E’ questo il motivo della nascita di Rigenera, un luogo dove non si devono raggiungere risultati per l’agonismo, ma dove si migliora giorno per giorno la propria salute, il proprio tono muscolare e la propria positività, perchè muoversi fa bene al nostro stato d’animo.
Col Dott. Marco MENICHELLI abbiamo affrontato lo stress ossidativo nell’attività sportiva ma abbiamo anche individuato l’importanza degli integratori così come la necessità di valutare di cosa abbiamo realmente bisogno. Siamo bombardati da pubblicità relative all’integrazione, ma non abbiamo la percezione di cosa ci manca. Un esempio per tutti, il magnesio. Del magnesio abbiamo tutti bisogno perchè ne possiamo sintetizzare poco in natura. Per cui lo integriamo con pasticche e bustine di vari produttori, ma non sappiamo scegliere quello biodisponibile per cui nella maggior parte dei casi assumiamo un sale di magnesio che al massimo ha una funzione lassativa. Quello di cui abbiamo bisogno è il magnesio chelato che ha la forma giusta per integrare le nostre mancanze.
A seguire, Carlo DOROFATTI ha introdotto un elemento importante nel nostro ragionamento, la spiritualità. Quell’elemento sostanziale ed impalpabile che dà il senso alle nostre giornate. E’ qualcosa che ci accompagna e che spesso sottovalutiamo presi dal nostro vortice quotidiano che affrontiamo in pieno stress. E’ un argomento che trattiamo sempre collegato alla religiosità, ma può essere vissuto anche in maniera indipendente cercando la centratura e l’equilibrio, due elementi che permettono di raggiungere un atteggiamento sereno ed efficace.
Chiusura della serata in bellezza parlando dell’acqua, l’elemento essenziale della nostra quotidianità. Avere acqua pulita è uno dei diritti principali sanciti dalla Carta dei Diritti dell’Uomo. La realtà è diversa ed i sistemi distributivi hanno stravolto abitudini del passato consolidate portandoci a bere dell’acqua che rimane in magazzino mesi ed anche anni dentro bottiglie di plastica. Oggi iniziamo a vedere i risultati di queste scelte che sono rappresentati da centinaia di km quadrati di isole di plastica oltre ad avere micro frammenti in tutta la nostra catena alimentare. La Prof.ssa Valentina Ivana CHIARAPPA ed Elisabetta TENUZZO ci hanno spiegato come bere meglio acqua del nostro rubinetto, avvicinandosi a quello che l’acqua è alla sorgente, facendo evaporare i residui di cloro ed abbattendo il calcare presente. I metodi presentati si basano sul lavoro di Masaru EMOTO, il noto studioso dell’acqua e della sua cristallizzazione, che ha passato la sua vita a dimostrare come l’acqua influenzi la nostra vita e quanto l’acqua di sorgente sia importante.