La giornata di sabato si apre con un approccio innovativo all’alimentazione che combina cibo e psiche facendo percepire quanto questi due momenti della nostra vita siano vicini.
La Dott.ssa Valeria DI LORETO, Psicologa esperta in Psicologia giuridica e la Dott.ssa Federica TARQUINI, Biologa nutrizionista esperta in Genetica della Nutrizione, ci hanno fatto capire quanto è importante abbandonare il criterio meccanico di conta delle calorie e pensare a come i cibi vanno combinati tra loro. Ma anche come la soddisfazione di mangiare qualcosa di gradito appaghi i nostri bisogni profondi su cui si appoggiano le nostre abitudini. Colpisce come le prime abitudini dei nostri figli condizionino la loro vita futura e quanto abituarli alla “caramella” influisca sulla percezione della dolcezza e al bisogno crescente di assumere zuccheri. Lo zucchero provoca uno sbalzo glicemico che, dopo un iniziale senso di appagamento, cambia l’umore dei nostri figli rendendoli inquieti in attesa di un altro dolcetto. Un comportamento che deve essere equilibrato e che sta ai genitori non sottovalutare e non dirigere verso una dipendenza.
A seguire con il Dott. Franco CETRELLI, Medico d’urgenza, Psicoterapeuta, Ipnoterapeuta Eriksoniano, Sessuologo, abbiamo affrontato, in un intervento molto toccante, la scelta tra la rabbia e la speranza. Quella linea sottile che separa la domanda “perchè proprio a me?”, pensando a un destino crudele, dall’affrontare il problema accettando un percorso doloroso ma con una via d’uscita. Quando si prova in prima persona uno stop brutale della propria salute bisogna avere gli strumenti giusti per dare un senso a quello che sta succedendo e la rabbia non è buona consigliera. La via d’uscita siamo sempre noi con la nostra forza d’animo, ma dobbiamo essere consapevoli di quello che veramente vogliamo perchè mente-corpo-spirito sono una cosa sola e se non ci consideriamo unità non abbiamo futuro.
Con il Dott. Massimo FORMICA, Neurologo, psicoterapeuta, ipnositerapeuta con competenze in bio-ecosistemi e medicina ambientale, abbiamo parlato dei luoghi in cui viviamo e di quanto influiscano sulla nostra salute. L’elemento conduttore è la salutogenesi, quella branca della ricerca che si occupa di studiare le fonti della salute fisica, psichica e spirituale, per ottenere la quale sono determinanti il comportamento e lo stile di vita dell’individuo in opposizione alla patogenesi che studia le motivazioni dell’insorgenza della malattia ed i fenomeni che la causano. Questo approccio ci consente di porre la nostra attenzione sui comportamenti efficaci capitalizzando la salute nel tempo per evitare di rimpiangerla quando sarà venuta a mancare. Il fatto che una gran parte delle malattie oncologiche, circa il 30%, siano dovute all’alimentazione e alla scarsa qualità dei cibi, ci deve far riflettere.
La serata si è conclusa con una ricca cena a buffet con i prodotti dei nostri espositori e lavorata in modo da preservarne tutti i principi nutritivi.