In 72 ore dall’ideazione alla realizzazione del prototipo, già testato e pronto per l’uso. Sono i respiratori capaci di collegarsi a due persone invece che una, che la Regione Emilia-Romagna sta per ordinare e utilizzare per far fronte all’emergenza.
“E’ come moltiplicare i pani e i pesci”, ha spiegato il commissario per l’emergenza, Sergio Venturi, rivelando che l’idea è venuta a un team guidato da Marco Ranieri, esperto di rianimazione, e subito realizzata da un’impresa di Mirandola: “Hanno costruito il primo prototipo, che è già al Sant’Orsola di Bologna: l’hanno testato e funziona.
Nei prossimi giorni saremo in grado di ordinarli e naturalmente andranno per primi a Piacenza e Parma, che sono i territori più in difficoltà”. Per Venturi, “si tratta di una notizia formidabile che ci riempie di orgoglio: molti, anche chi ci guardava con scetticismo, ci riconoscerà quello che siamo stati capaci di fare”.
Entusiasta la reazione del governatore Stefano Bonaccini: “72 ore per realizzare un circuito innovativo che permette di utilizzare un ventilatore polmonare per più pazienti contemporaneamente. Uno strumento messo a punto da un’azienda di Mirandola, nel distretto biomedicale modenese, che potrebbe rivelarsi fondamentale per moltiplicare i posti letto in terapia intensiva.
E’ già stato testato all’ospedale Sant’Orsola di Bologna e funziona” ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, a proposito del progetto messo a punto dalla Intersurgical. “Già nei prossimi giorni – prosegue – ordineremo quelli necessari e i primi saranno inviati nelle province dove la situazione è più critica.
E’ davvero una notizia straordinaria, che dice tanto della nostra terra. Ci siamo sempre rialzati, e lo faremo anche questa volta.