Partiamo con qualche numero: 11.000 morti in Italia per infezioni, 700.000 morti nel mondo per malattie che non rispondono alle terapie, 230.000 solo per la tubercolosi multiresistente. Se usiamo un modello statistico basato sulla tendenza, nel 2050 i morti saranno 10.000.000 all’anno nel mondo. Dobbiamo smettere di pensare che questa situazione toccherà altri, magari nei paesi dell’ormai quarto mondo. Al contrario attaccano i paesi sviluppati dove di antibiotici si abusa. E l’azione è combinata, li assumiamo subito, al primo accenno di raffreddore, ce li mangiamo con carne-frutta-verdura, ce li beviamo a causa dell’inquinamento delle faglie e della depurazione delle acque spesso non attenta a questi elementi.
Basta leggere poche righe di uno dei tanti studi autorevoli per capire quanto grave sia la situazione, ma anche l’OMS ormai pubblica dati impietosi. Riguardo alle Lancet Infectious Disease, afferma che dal 2007 al 2015, i decessi per resistenza agli antibiotici sono aumentati di 3 volte passando da 11.444 a 33.110 e i bambini al di sotto dell’anno e gli over 65 sono quelli che pagano il maggior tributo di vite. L’Italia é quella che stacca tutti gli altri paesi attestandosi ad un terzo del totale europeo. Ma cosa ci serve per capire che dobbiamo cambiare ed abbandonare questa falsa idea di cura che ci porta ad abusare di farmaci?
- Evitiamo di fare di testa nostra o cercando notizie dal prof. Google, andiamo dal nostro medico di fiducia
- Se si è costretti ad iniziare una terapia antibiotica bisogna portarla a termine
- Gli antibiotici servono ad uccidere i batteri e non agiscono sui virus tipo l’influenza
- Dobbiamo avere pazienza, molte malattie stagionali passano da sole
- Prendiamo l’abitudine di buttare gli antibiotici presso i contenitori presenti all’esterno delle farmacie quando abbiamo finito la cura.
Ma soprattutto guardiamo cosa mangiamo, non facciamoci convincere dal prezzo basso, meglio mangiare meno ma mangiare bene. Una buona bistecca non può costare 7 euro al Kg di qualunque provenienza sia e di qualunque genere si tratti. E’ già difficile contenere le frodi, e sui prosciutti San Daniele e Parma le cronache ci hanno dimostrato cosa accade, immaginiamoci quando il prezzo è insostenibile. A 7 euro al Kg non si comprano nemmeno dei biscotti nel nostro forno sotto casa e vorrebbe dire che l’allevatore vende la sua carne a non più di 2 euro al Kg, come fa ad alimentare in maniera corretta i suoi animali? Senza entrare nel campo infinito dei supporti ormonali per accellerare la crescita.
Quindi, andiamo dai nostri allevatori locali, vediamo come si comportano nella loro azienda e compriamo solo se siamo convinti. Dentro ad un bel pacchetto protetto, sotto una buona luce, in un supermercato ben organizzato qualunque cosa risulterà bella ed appetibile, ma messa in padella le cose potrebbero cambiare. Da questo trattamento non si salvano nemmeno le verdure che prima di arrivare fanno tanta strada e cambiano molti frigoriferi e vengono trattate spesso con conservanti di vario tipo. Acquistiamo i prodotti della nostra zona e cerchiamo di conoscere chi li produce e come si comporta. Gli antibiotici si nascondono anche in frutta e verdura. Mai provate fragole senza sapore?
Nota positiva, l’Italia ha aderito al piano di contrasto contro la diffusione delle resistenze e garantisce che entro il 2020 si ridurrà del 10% l’uso di antibiotici sul territorio, del 5% negli ospedali e del 30% in ambito veterinario. Ma le risorse sono scarse e non sono previste sanzioni per le Regioni che non avranno risultati. Facciamo sentire la nostra voce orientando il mercato con le nostre scelte consapevoli.