L’agricoltura intensiva ha messo seriamente a repentaglio la biodiversità vegetale: alcuni organismi vegetali vengono selezionati e standardizzati (patate, riso, mais e grano) costituendo il 50% degli alimenti prodotti a scapito di altri vegetali che stanno gradualmente scomparendo.
Esistono tante varianti oggi considerate “strane“, che oltre ad essere un patrimonio dell’umanità sono ricchissime di valori nutrizionali. Stiamo parlando di “semi antichi”.
Cosa sono di preciso?
Sono dei semi che non vengono quasi più utilizzati perchè hanno bassa produttività, ma costituiscono lo stesso un patrimonio della Natura.
Nel caso dei pomodori, ad esempio, esistono semi che danno vita a varietà gialle, bianche, arancioni, violette, nere, verdi e zebrate. Sono tutte le varianti di semi antichi di pomodoro realmente esistenti, ma che nelle nostre scelte alimentari non selezioniamo come “appetibili”.
I mercati vogliono solo pomodori grandi, rossi e sugosi, ma così facendo perdiamo tutta la biodiversità vegetale presente in natura. Sono infatti i più coltivati e i più facili da produrre per cui meglio la quantità piuttosto che la diversità.
Negli ultimi cento anni, migliaia di varianti tradizionali selezionate dai contadini, coltivate da generazioni sono state sostituite dall’agricoltura industriale, con un numero ridotto di varietà moderne.
I semi delle antiche varietà sono un modo per opporsi alla cosiddetta erosione genetica, ossia al processo di omologazione del patrimonio genetico dei vegetali, per nutrirsi di cibo dal valore nutrizionale più alto.
Semi antichi: dove acquistarli?
A questo proposito esiste una banca dei semi antichi, nella quale è possibile acquistare tutte le varianti vegetali che stanno andando incontro a erosione genetica. Si tratta di una banca che conserva i semi dal germosperma, e non deriva da ibridi (come invece si suole fare tra coloro che scambiano semi). I semi vengono divisi in lotti e disidratati. Dopodiché sono conservati in appositi contenitori alla temperatura di 5 C° in ambiente con umidità dal 3 al 5%.
I semi antichi più conosciuti sono quelli del pomodoro. Oltre ad avere diverse varianti di colore, essi hanno anche differenze relative alla polpa: dolce, soda, compatta o acquosa.
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